venerdì 8 settembre 2017

Proprietà dell'Altea, morbida eleganza


Altea e l'ape

L’Altea appartiene alla famiglia delle Malvacee, in gran parte ha le stesse proprietà benefiche della più nota Malva.

È la mucillaggine che conferisce capacità emollienti e decongestionanti alla bella Altea.
 Nell’uso tradizionale e popolare l’Altea, così come la Malva, venivano impiegate per le infiammazioni del cavo orale, irritazione della gola, come bevanda e anche usata per gargarismi.

 La sua azione lenitiva porta giovamento a bronchi infiammati e all’intestino ostinato.
 Il decotto può essere impiegato per rinfrescare gli occhi arrossati, lavare ferite o ustioni.
Da tenere presente che l’impacco di foglie può aiutare a risolvere foruncoli, pruriti e fastidiosi morsi d’insetti. L’Altea è conosciuta e impiegata nel bacino del Mediterraneo sia per le sue proprietà curative e sia nelle preparazione di piatti fin dall’antichità. 
Nel Medioevo era coltivata nei monasteri proprio per le sue proprietà officinali.

È la radice, la parte che è più apprezzata per le sue potenzialità. In passato la radice, opportunamente pulita e decorticata, era fatta masticare ai bambini nel periodo della dentizione.


 La pianta di Altea fa la sua bella figura nel giardino, i suoi delicati fiori possono essere bianchi o manifestare tonalità rosate pallide al porpora intenso.
Per la buona crescita dell’Altea è essenziale un terreno umido, per il resto richiede poche attenzioni.




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