mercoledì 9 maggio 2012

BIANCOSPINO: la pianta delle Fate, leggende, miti e significato

Fiori di Biancospino

In primavera nuvole bianche punteggiano i colori del risveglio: macchie dell'odoroso Biancospino. Questa pianta, appartiene alla stessa famiglia delle rose, lega a sé miti, leggende, tradizioni e dicerie da tempo remoto.

In generale possiamo dire che questa pianta sacra è stata spesso simbolo di protezione e fertilità.

I suoi ramoscelli legati alle culle dei neonati li proteggevano dalle malattie e soprattutto dall'influenza degli spiti maligni. 

Il Biancospino era luogo di incontro delle fate e gli spiriti buoni

Presso i Greci e i Romani nei riti propiziatori della fertilità il Biancospino era un elemento fondamentale.

Nell'Antica Grecia, gli altari nuziali erano adorni di questa pianta propiziatoria.
Il mese di maggio presso i Romani era il mese dedicato alla dea Maya, che imponeva la castità per quel periodo, quindi non si celebravano matrimoni.

Tuttavia se le occorrenze mondane obbligavano a rompere questo severo veto, per placare le ire della dea offesa si bruciavano torce di Biancospino.


La diffusione del Cristianesimo non oscura la buona fama della buona pianta. 
Infatti si narra che Giuseppe d'Arimatea, una volta raccolto il sangue di Gesù Cristo e sepolto il corpo, partisse per la Britannia.
Quando piantò il suo bastone da viaggio nel suolo britannico, lì nacque un biancospino. Proprio lì Giuseppe d'Arimatea costruì quella che fu la prima chiesa in Britannia.
Biancospino Bacche

Secondo la tradizione popolare cogliere ramoscelli di Biancospino per semplice piacere estetico porti sventura al malcapitato saccheggiatore. 

E nel linguaggio dei fiori? Il Biancospino ci dà una dolce speranza.



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