Aboca Museum (Sansepolcro- Ar) |
Le caratteristiche della pianta sono il primo requisito, da altro lato è di estrema importanza il metodo di estrazione, come la parte della pianta venga lavorata per accedere ai suoi doni preziosi.
Ci sono piante utilizzabili al 100% radici, foglie, fiori e corteccia, altre in cui le proprietà si concentrano solo nei foglie, ad esempio, i metodi di estrazione spesso tengo in considerazione anche della consistenza più o meno delicata della parte usata.
I solventi , cioè l’elemento impiegato per estrarre le proprietà benefiche, sono l’acqua, l’alcool, l’olio, l’aceto.
- Acqua
Tramite l’acqua si ottengono gli idroliti
Infuso
Tisana
Decotto
Macerato freddo
(Sciroppo)
- Alcool
Da cui gli alcooliti
Tinture madri
Vino medicinale
- Olio
Da cui avremo gli Oleolito
- Aceto
Tramite l’uso di aceto bianco o rosso si ottengono
Acetoliti
- Acqua: Idroliti
Uno degli errori più diffusi è parlare di tisana o decotto come se fossero sinonimi, invece non lo sono affatto, la loro finalità è la stessa:estrarre le capacità benefiche della pianta tramite l’acqua calda, le procedure sono diverse.
Infuso: si versa dell’acqua bollente sulla nostra erba, si copre e si lascia in fusione dai 5 ai 20 minuti, questa preparazione non è adatta alla conservazione
La tisana è un infuso di più erbe officinali per sfruttare la loro capacità sinergiche.
Decotto: utilizza per le parti più dure, come semi, corteccia o radici. Lasciare bollire nell’acqua la nostra pianta. Il tempo di ebollizione può variare, in genere, dai 5 ai 15 minuti, dipende dalle caratteristiche della parte usata. Per ottenere un risultato più forte, la pianta può essere aggiunta nell’acqua fredda, ovviamente anche questa opzione è da valutare caso per caso. Il decotto deve essere bevuto nell’arco della giornata.
Macero a freddo: questa metodo viene impiegato per le piante ricche di mucillagine o di principi attivi deperibili con il calore. Consiste nel versare dell’acqua a temperatura ambiente sulla erba officinale scelta, lasciare macerare per tempo di 6 / 8 ore, filtrare e conservare in luogo fresco e al buio. L’infuso freddo va consumato entro le 24 ore.
In genere si pensa alla tisana o al decotto come qualcosa da bere, in realtà l’idrolito ha un utilizzo è molto vario, in base alle indicazioni per cui si renda necessario.
Bagni per le mani o per i piedi. Abbiamo la voglia un bel bagno rilassante o tonificante? Si potrà aggiungere all'acqua della vasca da bagno un decotto o tisana con erbe adatte.
Un brutto raffreddore, respirare è un fatica? L’idrolito con erbe balsamiche potrà essere usato per il suffumigi, ancora gargarismi per infezioni alla gola.
Impacco: sulla parte da trattare si pone un garza o un panno di fibra naturale imbevuti di infuso o decotto.
Cataplasma: sulla parte da trattare viene messa la poltiglia dell’infuso o del decotto, oppure erbe fresche pestate, o si le foglie siano grandi si possono scaldare a vapore e stenderle sulla parte. In ogni caso è proteggere la parte con un garza.
Un po’ di acqua e le erbe officinali opportune offrono tantissimi aiuti.
Sciroppo: è una soluzione ad alto contenuto zuccherino. Si aggiunge al decotto o all'infuso o al macerato freddo lo zucchero, per sciogliere bene lo zucchero è necessario scaldare dolcemente e mescolare.
- Alcool: alcooliti
Tintura madre: L’estrazione dei principi attivi dalla pianta avviene attraverso la sua macerazione in una soluzioni di alcool etilico e acqua. La concentrazione alcolica è variabile, il tempo di macerazione dipende se venga usata la pianta fresca o essiccata e dalle caratteristiche chimiche del principio attivo, comunque il tempo di estrazione dura una decina di giorni, durante i quali, una volta al giorno il preparato va scosso.
Vino Medicinale: Si tratta di porre a macerare in un buon vino robusto le erbe prescelte, può essere impiegato anche il vino liquoroso. Trascorso il tempo necessario per la macerazione, circa una decina di giorni, si filtra e si conserva in bottiglie di vetro scuro, lontano da fonti di calore e luce. L’assunzione avviene prima o dopo pasti in quantità di cucchiai o di un bicchierino.
La scelta del vino è in relazione sia al tipologia di persona a cui è destinato, per individui tendenti all'anemia potrebbe essere più adatto in vino rosso, sia alle caratteristiche chimiche del principio attivo da estrarre.
Il gusto marcato dei vini liquorosi può aiutare a coprire il sapore poco piacevole di alcune erbe.
- Olio: oleoliti
Oleolito non è né Olio essenziale né Olio aromatizzato
L’olio aromatico destinato all'uso culinario, si intende un olio in cui per alcuni giorni vi siano state poste una erba aromatica o più, come il ginepro, l’aglio, peperoncino.
Ottimi per aggiungere ai nostri condimenti un tocco di sapore che ci potrà aiutare a ridurre la quantità del condimento stesso e anche del sale.
L’olio essenziale si ottiene tramite procedimenti da laboratorio di sostanze grasse presenti spesso tra le piante aromatiche. L’olio essenziale di norma presenta un‘alta concentrazione del principio attivo, per tanto si usa diluito.
Oleolito ci sono due metodi per ottenere un buon oleolito. Il primo requisito è un eccellente olio di oliva extravergine, grazie al riscaldamento dell’olio verrà estratto il principio attivo. L’olio potrà essere scaldato a bagnomaria, oppure per esposizione al sole, modalità frequente per l’oleolito d’iperico.
L’oleolito si conserva in bottiglia di vetro scuro, lontano da luce e calore e si applica solo esternamente.
- Aceto: acetoliti
Lasciamo la nostra erba dentro all'aceto, bianco o rosso, per periodo tra i cinque e i dieci giorni. Scegliendo le erbe opportune avremo un aceto aromatico che sarà un gradevole alleato in cucina per il nostro benessere.
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